Cenni storici Balsorano
A-Cenni storici
L’antica Vallis Sorana, corrispondente all’attuale Balsorano Vecchio, come entità geografica e storica esisteva all’epoca delle lotte tra i confinanti Sanniti ed i Romani e certamente, stante la posizione dominante e di vedetta all’imbocco della Valle Roveto, sarà stata coinvolta nella guerra ltalica o Marsa, quando i Romani risalivano la Valle del Liri per sottomettere i Marsi ribelli. Il castello, che di Balsorano è il simbolo più rappresentativo, fu fatto edificare da Enea Piccolomini (Pio II°) su un vecchio rudere di torre romana di avvistamento e su disegno del suo architetto Bernardo Gambardelli detto il Rossellino. La civitas crebbe intorno al Maniero e, dai principi Piccolomini, ai baroni Testa, ai marchesi Casafuerte, ai conti Lefebvre si ebbe un continuo incremento economico e demografico. Ma la mattina del 13 gennaio 1915 arrivò il tracollo con il disastroso terremoto della Marsica. Del Castello fu solo demolita la torre centrale, ma il 90% delle abitazioni furono distrutte e vi furono ben 83 morti. Il nuovo paese fu ricostruito a valle, circa un km. verso nord, su un ampio terreno pianeggiante sul quale inizialmente furono costruite le baracche asismiche quale ricovero provvisorio per gli abitanti. In seguito il paese è riuscito a risorgere ed anzi ha contenuto lo spopolamento che purtroppo ha colpito duramente le zone interne d’Abruzzo ed attualmente, con circa quattromila abitanti, è il più grande centro demografico della Valle Roveto.
B- Relazione generale.
L’Amministrazione Comunale di Balsorano, in sintonia con la Regione Abruzzo, l’Amministrazione Provinciale e con la consulenza e la collaborazione del Parco Nazionale d’Abruzzo, ha predisposto un progetto integrato di valorizzazione turistico – economico - ambientale per le zone vicine i centri abitati (restauro del Castello con il recupero del centro storico di Balsorano Vecchio), con l’attuazione di un piano di restauro ecologico per le zone del fondo valle (bacino lacustre lungo il fiume Liri con il parco attrezzato e la pista ciclabile) e del territorio forestale e pascolivo montano (realizzazione della pista carrabile tra Cornarello - Diuna- Pratone). Il progetto prevede inoltre un’ area faunistica per Ungulati adiacente il Castello ed un giardino botanico; opere valide ed opportune per l’educazione e sensibilizzazione naturalistica della gente locale e dei visitatori. Le iniziative proposte consentono l’attivazione di un programma organico a valenza comprensoriale in grado di accordare iniziative pubbliche, di carattere infrastrutturale, con iniziative private a reddito la cui definizione è già prevista da specifici accordi amministrazione/privato. Tutto questo si identifica come iniziativa prioritaria di carattere regionale poiché riguarda una delle aree arretrate d’Abruzzo, con altissima disoccupazione e carenza di imprenditoria. La proposta pertanto si muove nella logica della programmazione negoziata laddove individua programmi e progetti di valenza economica e di interessante occupazione. In definitiva un programma che,nel contesto della ricchezza storica presente nel territorio comunale (castello medievale, uno dei più antichi e meglio conservati dell’Italia centrale), per la presenza del fiume Liri le cui acque possono finalmente determinare valide iniziative nel settore turistico (bacino lacustre, pista ciclabile di collegamento con il comune di Sora, riattazione della Chiesa della Madonna delle Grazie e della Torre Romana), per la qualificazione delle aree pedemontane e montane, ( miglioramento dei pascoli montani con la pista di collegamento Cornarello-Diuna-Pratone, per la individuazione di una riserva faunisticaed un giardino botanico), consentono la predisposizione di un organico e coordinato intervento pubblico e privato. Molti interventi sinergici sono stati progettati con la vicina regione Lazio in adesione ai programmi interregionali ove viene affermata la priorità di sviluppo delle zone interne e delle aree più deboli. La proposta, infine, consentirebbe di riequilibrare parte della Valle Roveto della Regione Abruzzo rispetto alla più organizzata e sviluppata parte della Regione Lazio (Sora, Isola del Liri, ecc.). Gran parte delle iniziative rappresentano il naturale collegamento con attività ed iniziative già funzionanti o in via di realizzazione promosse dalla regione Lazio nell’area contigua. E’ proprio per tale motivo che l’Amministrazione comunale di Balsorano intende dare un segno tangibile e di vetrina essendo il primo Comune della Valle Roveto a confine con la Regione Lazio.